Tutti i preparatori della 127.
preparatore Abarth
Preparatore abarth
Nel 1946 ricevuto l’incarico Porsche, Abarth crea una team corse con la Cisitalia in collaborazione con Tazio Nuvolari.
Nel 1949, dopo la chiusura della Cisitalia (dovuta a mancanza di fondi), Abarth insieme al pilota Guido Scagliarini, apre l’azienda che porta il suo nome, e sceglie il suo simbolo zodiacale come marchio aziendale, lo scorpione.
La ditta, specializzata in elaborazioni, ha sede a Torino. Alla fine dell’anno conta oltre 30 dipendenti.
Dalla liquidazione del fallimento della Cisitalia, ottiene alcuni autoveicoli, e costruisce la scuderia SQUADRA CORSE CARLO ABARTH con piloti come Nuvolari, Bonetto, Cortese.
Comincia a commercializzare kit per l’elaborazione delle vetture, per acquisire potenza e velocità superiori alle vetture di serie, soprattutto su Fiat e Simca.
Il primo prodotto in kit ad essere commercializzato è il comando cambio della fiat topolino.
Il prodotto di punta del marchio dello scorpione sono gli impianti di scarico dell’auto.
Altri prodotti Abarth saranno le pompe acqua e i gruppi collettori.
Nel 1951 Abarth presenta due vetture la 204A e la versione da corsa la 205A, nate grazie ai capitali proveniente dal ramo elaborazioni in kit.
Nel 1952 nasce la 1500 che dà la giusta opportunità all’officina di Abarth di emergere, è un coupé a due posti, 3 fari frontali di cui uno centrale, la linea aggressiva e avveniristica fanno di questo modello un pezzo unico, presto acquistato da un produttore americano Packard di Detroit.
Nel 1953 l’impresa Abarth può contare su 70 dipendenti, esportazioni al 10% del fatturato totale, quasi 50.000 marmitte prodotte.
Il grande successo arriva nel 1955 con la rielaborazione della fiat 600, nasce una piccola sportiva, la 750gt, Abarth la portò la cilindrata da 600 a 750 cc. e successivamente a 850 cc. e 1000 cc. Quest’ultima evoluzione era impressionante, la versione NURBURGRING sviluppava circa 85 CV e poteva raggiungere i 188 Km/h. La vettura conquista innumerevoli primati alla Mille Miglia e a Monza.
Un grande successo arriva anche nel 1958 con le rielaborazioni su base fiat 500, carrozzate da Zagato e Pininfarina. Ma il vero successo arriva poco dopo, con la fiat 500 Abarth, vetturetta con impianto di scarico Abarth e carburatori Weber. 2 le versioni disponibili, quella stradale, che si spingeva oltre i 120 Km/h, mentre in pista con la versione più spinta la SS, si potevano toccare i 160 Km/h.
L’ultima auto punta dallo scorpione è la FIAT 850, un capolavoro, costruita sulla base della popolare berlinetta ma con il motore potenziato del doppio. Una vettura incredibile da 155 CV. e una velocità di punta di 220 Km/h,
La vera svolta per Abarth arriva con l’accordo con la fiat, che per contratto corrisponde un premio in denaro ad ogni record o vittoria ottenuta con le fiat Abarth.
Per la costruzione in grande serie si inaugura la nuova sede in Corso Marche a Torino, con oltre 150 dipendenti.
Sono proprio le innumerevoli vittorie del marchio negli anni ’60, a portare Abarth a massimi livelli di notorietà.
Nel 1971 cede l’azienda, alla Fiat.
La casa torinese ne rileva totalmente la proprietà e crea il suo reparto corse, chiamato FIAT-ABARTH, che si occupa principalmente delle vetture da rally, scuola e banco prova per soluzioni tecniche da applicare poi alla grande produzione.
L’ultima vettura alla quale partecipa attivamente nello sviluppo è la A112 Abarth, gli studi tecnici lo portano a presentare una versione definitiva nel 1969 e poi commercializzata nel 1971. E’ un successo commerciale ineguagliabile, e ne vengono prodotte realizzate ben sette versioni, fino al 1985.
Carlo Abarth si spegne il 24 ottobre 1979, sotto lo stesso segno della nascita: quello dello scorpione.
i kit abarth
Negli anni anni ’50 la Abarth immette nel mercato alcune cassette di trasformazione per aggiornare la Fiat 600 verso la 750 Abarth preparata dalla casa. Inizialmente questi kit sono destinati a gli addetti del settore per essere utilizzati sulle auto dei propri clienti, successivamente quando la Fiat decide di Commercializzare direttamente le auto preparate dalla Abarth i kit vengono proposti direttamente ai privati.
Alla presentazione del primo kit di elaborazione Carlo Abarth disse: «Un giorno venne a trovarci un vecchio ed espertissimo meccanico, noto come mago dei motori da competizione, che non aveva mai lavorato con i nostri materiali. Dopo aver minuziosamente visitato i vari reparti dove si allestivano i particolari speciali della 750 chiese se tutto quanto aveva visto era in vendita e avuta una risposta affermativa esclamò: “Se le cose stanno così, perché debbo continuare ad ammattirmi per equilibrare bielle, lucidare alberi a gomiti, tarare molle, lavorare le teste, pesare i pistoni, quando posso comprare tutto perfettamente controllato?” Confessiamo che ci sentimmo orgogliosi. Il nostro visitatore con poche parole aveva puntualizzato lo scopo che ci eravamo prefissi: offrire ai meccanici un insieme di materiali garantiti, in modo da permettere a una qualsiasi officina di modificare sostanzialmente la Fiat 600. Con questo non vogliamo dire che prima non fosse possibile aumentare il rendimento di una vettura; tuttavia mai nessuno aveva studiato una trasformazione completa di una macchina in tipo Gran Turismo, regolarmente omologata, mettendo a disposizione ai meccanici un complesso di particolari e un bagaglio tecnico sufficiente per eseguire lo stesso lavoro delle Case costruttrici. Abbiamo inteso crearci degli amici tra i meccanici che, come noi, hanno la passione della velocità fornendo loro quanto la nostra esperienza e la maggior possibilità di studio ci ha permesso di realizzare. In nessun modo vogliamo essere dei monopolisti delle trasformazioni in 750, anzi, per non lasciar nascere dei dubbi, noi non accettiamo di trasformare vetture già immatricolate. Il meccanico può avere materiali e consigli, può venire nella nostra officina per seguire un corso d’istruzione, può insomma trovare i mezzi per procurarsi nuovo lavoro e crearsi una nuova specializzazione. Nella cassetta c’è tutto quanto montiamo sulle vetture da noi trasformate, dall’albero motore al marchio della nostra casa, dal radiatore alle guarnizioni. Ogni modifica, ogni particolarità tecnica viene tempestivamente segnalata a mezzo di comunicati distribuiti a tutti i nostri collaboratori. Chi lo desidera può anche comprare particolari sciolti e trasformare il motore solo in parte; però il prezzo della cassetta completa è inferiore alla somma dei prezzi dei singoli particolari. Inoltre chi trasforma completamente una macchina con carrozzeria di serie ha diritto alla dichiarazione da parte della nostra Ditta e può di conseguenza immatricolare la vettura come “derivazione Abarth 750” e correre nella categoria Gran Turismo, mentre questo vantaggio non l’acquista chi si limita a comprare singoli particolari».
Anche per le Fiat 127 vennero commercializzati dei kit di potenziamento e di allestimenti sportivi:
Kit Coperchio punterie con collettore d’aspirazione incorporato
Allo scopo di incrementare il rendimento dei motori delle vetture emarginate, la nostra Società ha realizzato ed immesso in commercio un coperchio punterie con collettore d’aspirazione incorporato che permette il montaggio di un carburatore weber 32DMTR3.
Il gruppo collettore-coperchio è in alluminio fuso ……….. completo di:
– 1 carburatore doppio corpo weber 32dmtr3
– 1 filtro aria Abarth a bassa perdita di carico, dotato di attacco al tubo di blowby
– 1 serie di leve comando carburatore.
Impianto di scarico per fiat 127- cat.n.1430
L’impianto Abarth ecce per:
Rendimento: l’analisi approfondita delle pressioni e contropressioni dei gas di scarico unita ad una particolare concezione costruttiva degli elementi costituenti la marmitta premettono al motore prestazioni più elastiche che si traducono in migliore rendimento su strada.
Durata: l’impiego di materiali di alta qualità resistenti ad elevate temperature e le saldature particolarmente curate e rinforzate nei punti critici garantiscono ed assicurano una durata eccezionale ad ogni singola marmitta.
Sportività: il rombo è caratteristico e graduato. Pur essendo sempre al disotto dei limiti imposti dalle norme di legge, conferisce alla vettura un’impronta sportiva ed inconfondibile. Le due code terminali a taglio obliquo ne completano l’eleganza.
Facilità di montaggio: con una chiave, un cacciavite in pochissimo tempo chiunque è in grado di montare la marmitta sulla propria vettura. Ogni impianto è dotato di attacchi, staffe, supporti predisposti per un rapido sicuro montaggio sfruttando gli attacchi originali del telaio.
Impianto di scarico per fiat 127- cat.n.1430 lit. 16.900
carburatore weber 32DMTR3.
Il gruppo collettore-coperchio è in alluminio fuso ……….. completo di:
– 1 carburatore doppio corpo weber 32dmtr3
– 1 filtro aria Abarth a bassa perdita di carico, dotato di attacco al tubo di blowby
– 1 serie di leve comando carburatore.
Elaborazione
Tra le 127 preparate chi non ricorda quelle in livrea Alitalia?
Prendiamo spunto per ricordare che anche una fiat 127 1050 Gruppo 2 fu preparata direttamente in Abarth per la gara in Quebec (Canada) del 1978, condotta dall’equipaggio Carlo Cavicchi e Giulio Rancati.
Quindicesima assoluta dopo 4 prove speciali, la nuova proposta torinese è costretta pero al ritiro per la rottura di giunto.
Peccato perche la Fiat 127 Gruppo 2 Abarth e una vetturetta di tutto rispetto.
II motore di 1.066 cc eroga 90 CV a 7.000 giri/minuto, grazie ai condotti d’aspirazione raccordati, alle sedi valvole maggiorate, alle camere di combustione ritoccate ed alle bielle lucidate nonchè all’alimentazione tramite due carburatori doppio corpo verticali Weber 50 DCNF con tromboncini.
L’impianto di scarico è alleggerito con un inserto di tubo flessibile, l’impianto di raffreddamento dell’olio ha un radiatore Serk a parte e lo stesso quello dell’acqua, con un radiatore tipo tropico.
Il cambio ha rapporti ravvicinati e la stessa coppia conica del modello Fiorino, mentre la frizione con disco sinterizzato è una Fichtel & Sachs.
La scocca è rinforzata con saldature elettriche come pure la traversa inferiore con un supporto in gomma irrigidito.
E’ stata applicata una barra d’accoppiamento dei duomi degli ammortizzatori anteriori e sono stati collegati i bracci delle sospensioni posteriori sempre del tipo tropico.
La scatola guida ha un rapporto di demoltiplicazione più diretto e gli ammortizzatori sono Bilstein con attacchi, dietro, tipo 131 rally.
L’impianto elettrico ha uno spinterogeno Marelkli rinforzato e l’alternatore della 131 rally.
I cerchi ruota sono in lega leggera da 5 1/2 con parafanghi allargati e pneumatici della gamma Kleber-Colombers.